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Categoria principale: Segretario Responsabile
CARLO MAGNI- SEGRETARIO RESPONSABILE DELLE SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UILCA GRUPPO E BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SPA:
“Oggi le Lavoratrici e i Lavoratori della Banca e del Gruppo Monte dei Paschi sono in sciopero, per far sentire la propria voce all’interno di un percorso dagli esiti incerti, portato avanti dal MEF senza il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali.
Non protestiamo contro una possibile soluzione per risolvere i problemi della Banca, non abbiamo nessuna pregiudiziale in proposito.
Protestiamo per avere chiarezza sul nostro futuro, sul futuro di 21000 Dipendenti e delle loro famiglie. Protestiamo per avere chiarezza su una possibile acquisizione che si gioca esclusivamente sulla pelle delle persone che noi rappresentiamo, e che non può essere portata avanti su delega o sulla fiducia.
Protestiamo contro un’operazione che fin dall’inizio ha lasciato fuori migliaia di lavoratori, per i quali non ci è stata prospettata nessuna soluzione alternativa.
Abbiamo deciso di agire adesso, prima della conclusione della due diligence, perché una chiusura così netta al confronto con le parti sociali e le vaghe rassicurazioni fornite sino a questo momento dal Ministro Franco – che non ha trovato il tempo fino ad oggi di incontrare le OO.SS. nazionali e aziendali – destano grande preoccupazione nei Lavoratori.
E’ necessario che le garanzie siano ottenute prima della chiusura della due diligence, e che i diritti di tutti i Dipendenti siano garantiti fin da subito, così da affrontare la fase successiva su una base di condivisone e, soprattutto, di maggiore forza negoziale del Sindacato.”
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Pubblicato in: Archivio Comunicati Segretario Responsabile
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Categoria principale: Comunicati Unitari dei Coordinamenti RSA della Banca Monte dei Paschi di Siena
Siamo le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Monte dei Paschi di Siena.
In questi anni avete sentito parlare della nostra Banca come di un problema. Invece noi siamo le persone che, nonostante le difficoltà, hanno lavorato con dedizione per rendere alla nostra clientela un servizio competente e rispondente alle esigenze.
Oggi siamo in sciopero perché il nostro futuro è incerto. Non sappiamo per quale azienda lavoreremo, se la nostra professionalità sarà salvaguardata, se lavoreremo nella stessa città, quale mansione saremo chiamati a svolgere. Oppure se saremo considerati esuberi, cioè persone di troppo, che non servono più.
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